Ieri ufficialità e presentazione alla stampa per Domenico Toscano, il Cannibale, l’allenatore dei record a Cesena. Ecco tutte le dichiarazioni del tecnico calabrese:
“È un giorno importante per me, ringrazio tutti per la fiducia. È un onore allenare il Catania. La cosa che posso promettere è il duro lavoro, poi ci saranno momenti buoni e altri meno buoni, ma dobbiamo restare uniti. Vogliamo fare cose importanti per questa città e per questa società. Inizio una nuova avventura certo che sarà ricca di soddisfazioni. La cosa più importante è il senso di appartenenza a questa maglia che dovremo trasferire ai giocatori. Insieme al club e al direttore Faggiano stiamo lavorando affinché sia un’annata curata nei dettagli senza lasciare nulla al caso e cercando di limitare al massimo gli errori perché Catania non è un club di Serie C ma di alto livello. I catanesi li ho incontrati ovunque nel mondo e poi 15.000 abbonati in D e in Serie C si vedono in pochi contesti.
Staremo molto attenti nelle nostre valutazioni puntando sul valore umano. La squadra deve avere una mentalità forte. Nei momenti di difficoltà devi essere forte per reagire e raggiungere risultati importanti. Non guardo indietro, quello che si è fatto a Cesena resterà nella storia ora, però, voglio concentrarmi solo sul Catania. Amo le sfide e per me questa piazza è una sfida affascinante. Per vincere il gruppo è fondamentale ed è l’unica cosa che ho riscontrato negli anni in cui si è vinto il campionato. Per me non esistono i giovani e i meno giovani, esistono solo giocatori da Catania. Il giovane, poi, è quello che ti può dare energia e spensieratezza. Con il direttore abbiamo parlato solamente di caratteristiche dell’organico non di singoli.
Catania è una città che ti dà tanto. In questi due giorni si parlava solamente di Sant’Agata e Catania. Ho capito quanto ci tengono a queste due cose.. Noi saremo gli artefici del destino di questo club e speriamo che Sant’Agata ci dia una mano. Le pressioni sono belle, ti danno adrenalina. Chi vive di questo mestiere, di adrenalina e di passione ha bisogno di piazze del genere. Non parlerei di pressione bensì di responsabilità e onore di rappresentare una città come Catania. La responsabilità si deve sempre avere pure quando vinci e se perdi si devono trovare soluzioni. Sono un uomo del Sud, pretendo molto dagli altri e da me stesso. Posso apparire burbero e forse in campo lo sono, tuttavia fuori dal rettangolo verde sono molto disponibile: do tanto a chi mi da tanto. Credo tanto nei rapporti interpersonali che poi ti agevolano il lavoro in campo. Se si crea quell’alchimia è perfetto. È il mio pensiero dal punto di vista umano. La cosa più difficile è uscire da questa categoria. Il Catania deve essere la priorità per tutti: l’io deve essere anteposto al bene della squadra.
Ogni volta che ho cominciato a lavorare in nuovi contesti ho sperato che la gente si innamorasse: significa lasciare il segno a prescindere dalla vittoria. Io voglio che i tifosi si innamorino di questo club“.
(foto: Catania FC)