Leggiamoci, tutta d’un fiato, l’intervista esclusiva rilasciata dal direttore sportivo, Daniele Faggiano, ai microfoni dei canali ufficiali del Catania FC:
“Sono ancora i primi giorni, c’è ancora un viavai con tanti arrivi, le cessioni sono ancora tutte in alto mare. Siamo tanti, c’è da fare un plauso al mister e al suo staff, perché siamo più di 30 atleti. Sia il mio lavoro che quello del mister vanno valutati a fine anno. Come ho già detto, adesso c’è tanto entusiasmo, ci stiamo conoscendo tutti. Dobbiamo saper dosare questo entusiasmo. Siccome io sono il primo tifoso e ci tengo a fare bella figura, devo essere equilibrato.
Non so se ci siamo. Non avrei voluto portare tanti giocatori in ritiro, non parlo singolarmente ma di un gruppo massiccio. Se dovessimo fare un’amichevole tra di noi 11 vs 11, ci sarebbero 12 giocatori in più. Non è presto, né tardi. Dobbiamo pensare a noi, fare bene e costruire un gruppo unito e coeso. Non è solo una squadra, ma anche chi non va in campo. Il gruppo deve essere coeso in tutte le sue sfaccettature.
Mi aspetto che arrivino risposte per essere pronti all’inizio del campionato. Potevamo allenarci ovunque, il caldo c’è ovunque. Non è facilissimo lavorare ma dobbiamo abituarci a queste temperature perché a Catania le troveremo e potrebbero esserci anche a ottobre. Dobbiamo ambientarci subito.
Sono contento perché vedo arrivare pian piano i tifosi, fa solo piacere che d’estate la gente si faccia tanti chilometri o qualche giorno di ferie. Noi ne abbiamo bisogno, anche ai nuovi serve per conoscere la tifoseria. È una cosa che fa solo piacere, così i giocatori capiscono la passione che troveranno a Catania.
Acquistare è semplice, il problema è cedere. A Catania si sta bene, ci si sente calciatori veri. Tutti devono capire che abbiamo una lista di 23, ci sono tanti esuberi, io per primo sto facendo di tutto ma non è semplice perché tutti stanno bene a Catania.
Mi sono ambientato bene, ho trovato una società che emana passione e voglia. Non lavora solo chi è a stretto contatto con me e chi ci sta intorno. Ho trovato gente che non lavora solo per lo stipendio, ma mi ha trasmesso la passione per il Catania. Mi fa piacere lavorare con gente che ha questa passione, ne avevo bisogno perché le ultime esperienze a livello umano non mi avevano fatto impazzire.
Ho un impegno anche morale con Pelligra e Grella. Ho promesso di essere corretto e vicino alla causa del Catania. La parola ricorrente è ‘fare bene’ e cercare di ottimizzare al massimo. Lo stadio di Catania è forse piccolo rispetto a quanti tifosi abbiamo. Le cose non andranno sempre nel verso giusto, avremo dei momenti di calo. Posso assicurare che la squadra uscirà sempre con la maglia sudata, altrimenti non ci sarebbe unità di intenti calcistici con me”.
(foto: Catania FC)